Sulle tracce di Casanova a Venezia

Casanova, incarnò a pieno il ‘700 veneziano: un mondo fatto di frivolezza, sregolatezza, infinte feste, gioco, banchetti e fughe rocambolesche.

Giacomo Casanova fu avventuriero, scrittore, rubacuori e persino agente segreto. La sua vita fu un mix di lusso, avventure, amori e gioco d’azzardo, ma anche squallide prigioni, fughe notturne per calle e canali, esilio e infinite peregrinazioni. La casa di Casanova, così come il suo giardino e i suoi caffè preferiti possono essere esplorati grazie a un museo tematico e a speciali Casanova Experiences.

Orfano di padre e figlio di una madre attrice, Casanova nacque nel 1725 nel sestiere di San Marco, dove fu presto lasciato alle cure della nonna. Fu poi il poeta erotico Giorgio Baffo, assiduo corteggiatore della madre di Casanova, che lo iniziò all’arte della seduzione. Casanova, oltre alle donne, amava mangiare e bere, i banchetti e le cicchetterie (osterie dove bere e spiluccare specialità locali).

La storia vuole che fosse solito incontrare le sue amanti nella zona di Rialto, dove ancora oggi si trovano le antiche taverne da lui frequentate. Furono centinaia le donne nella vita del Casanova. Una delle avventure più leggendarie del seduttore fu quella con colei che, nelle sue memorie, chiama M.M., una monaca di clausura, forse una nobildonna del patriziato veneziano.

Casanova fu sicuramente un grande seduttore, un incallito giocatore d’azzardo al Casinò di Venezia, ma anche un viaggiatore e un avventuriero. Fu una delle poche persone a riuscire a fuggire dai Piombi, le terribili prigioni di Palazzo Ducale, dove era stato incarcerato per libertinaggio, magia, massoneria e vilipendio alle istituzioni. Vi riuscì, grazie all’aiuto del compagno di cella, scappando sui tetti attraverso un buco nel soffitto, e poi fingendosi un visitatore rimasto intrappolato nell’edificio.