Museo del Vetro a Murano, un fragile patrimonio

Murano Glass Museum
Murano Glass Museum
Da residenza patrizia a museo: Palazzo Giustinian condivide il (felice) destino di molte altre nobili dimore veneziane, con una importante peculiarità: qui ci troviamo a Murano, isola celebrata in tutto il mondo per la superiorità della sua tradizione vetraria.

Il museo di cui si parla è appunto il Museo del Vetro che, trovata sede stabile tra le sale affrescate dell’ex diocesi del vescovo di Torcello fin dal 1861, non ha fatto altro che crescere e arricchirsi. All’originario archivio si sono aggiunte numerose donazioni di vetri antichi e contemporanei da parte dalle fornaci muranesi, e le collezioni si sono arricchite dei vetri delle collezioni Correr, Cicogna e Molin, con i più bei pezzi rinascimentali, e da una sezione archeologica.

Il percorso di visita è cronologico: a partire dai reperti d’epoca romana (I/IV secolo d.C.), si snoda lungo settecento anni di storia del vetro muranese, attraverso pezzi prodotti dal Trecento ai giorni nostri, quando il fascino del vetro come mezzo espressivo diventa uno dei temi di sperimentazione e strumento privilegiato d’espressione di molti artisti e designer.
Uno spazio espositivo a sé è rappresentato dalle ex Conterie, complesso industriale vetrario ora trasformato in un fascinoso “white cube”, in cui una originale “Onda del tempo” introduce nel mondo del vetro grazie a circa cinquanta opere scelte dall’età romana al Novecento, tappe salienti della storia vetraria di Murano e delle evoluzioni tecnico-stilistiche che l’hanno accompagnata.