Tour goloso nella Torino del cioccolato

Turin Chocolate Tour
Turin Chocolate Tour
È un amore lungo quasi cinque secoli quello tra Torino e il cioccolato, tanto che la città può essere considerata la “capitale del cioccolato”. Il cacao qui è una vera tradizione, celebrato nei caffè storici, così come nelle boutique dei nuovi e pluripremiati maître chocolatier.

Torino vanta una lunga e importante tradizione nell’industria del cioccolato e affini e può essere a buon diritto considerata la capitale italiana del cioccolato. Passeggiando per la città è impossibile non lasciarsi inebriare dal profumo di cacao e nocciole tostate, emanati dalle tante cioccolaterie che costellano le vie del centro storico. E basta varcare la soglia di uno degli storici caffè cittadini per ritrovarsi immersi in atmosfere fin de siècle, rimasta immutate dall’Ottocento a oggi. Dai cioccolatini di ogni foggia e gusto, alle tavolette, alla cioccolata in tazza, fino al tipico “bicerin”, sono tante le occasioni che la città offre per viziare il palato dei più golosi. Vi proponiamo un irresistibile tour nella Torino del cioccolato.

Da dove iniziare il nostro goloso tour se non da quello che viene definito il “distretto del cioccolato”? Una manciata di vie nel centro storico della città, con una tale concentrazione di prelibatezze da far girare la testa anche ai “chocohaholic” più incalliti. In via Carlo Alberto c’è la boutique di Caffarel. Poco lontano da qui, nel vecchio laboratorio, fu prodotto per la prima volta il gianduiotto. Inutile dire che, se volete fare contenti parenti e amici portando a casa un dolce souvenir, questo è il posto giusto.
Poco più in là, in via Lagrange, c’è uno dei mastri cioccolatai più famosi del mondo (in Giappone per esempio, è una vera celebrità): Guido Gobino. Qui si assaggiano le sue pluripremiate praline, tra cui il “Tourinot”, la sua versione, micro, del gianduiotto, e quella che è stato premiato come “Miglior Pralina del Mondo” dalla prestigiosa Academy of Chocolate di Londra: un cioccolatino al gianduja, arricchito con sale marino integrale e olio d’oliva extravergine taggiasco.

In via Maria Vittoria ci si imbatte piacevolmente nella boutique dell’altrettanto pluripremiato maitre chocolatier Guido Castagna. Il suo gianduiotto è prodotto con fave di cacao acquistate da cooperative certificate. Il negozio, sobrio, con tocchi di design, accoglie i suoi visitatori con una vasta selezione di tavolette, creme spalmabili, cremini e tartufi.
A poche vetrine da qui, c’è la bottega di Davide Appendino, un vero e proprio “artigiano del cioccolato”. La sua produzione si basa sul metodo “bean to bar”: sceglie la materia prima, selezionando le migliori origini e in seguito, nel suo laboratorio, lavora a pietra le fave di cacao, fino a creare il prodotto finito. La massima espressione di questo percorso sono le sue tavolette monorigine.

Ma non ci sono solo i cioccolatini: un altro prodotto tipico molto amato dai torinesi è il “bicerin”, una bevanda calda a base di caffè espresso, cioccolata e crema di latte che prende il nome dai bicchierini senza manico in cui veniva servita, nata nel 1763 nell’omonimo locale. Situato nel cuore di Torino, nella suggestiva piazza della Consolata, Il Bicerin è ancora esistente e continua a servire un nutrito spuntino a turisti, studenti, “madame” torinesi, politici e intellettuali.

Ma questa golosa “bevanda degli dei”, viene servita anche in un altro locale storico torinese: Baratti & Milano, affacciato sulla galleria Subalpina, in piazza Castello, dal 1858 “fornitore della Casa Reale”. Qui, in un’atmosfera d’antan, oltre al bicerin potete assaggiare i famosi “cremini”, oltre a “cuneesi”, praline alla Nocciola Piemonte e alle classiche caramelle “Baratti”.

Se invece preferite la classica cioccolata calda in tazza, il luogo ideale è Fiorio, nella centralissima via Po, un altro caffè storico, che fu il ritrovo di politici e statisti del Risorgimento italiano. Fiorio inoltre è un punto di riferimento a Torino per il gelato artigianale, pare addirittura che il cono gelato da passeggio sia stato inventato proprio qui.
Se invece vi interessa approfondire il processo di lavorazione del cioccolato e ammirare i macchinari di inizio Novecento, non potete perdere Pfatisch, un altro locale nato agli inizi del ‘900, il cui laboratorio può essere considerato quasi un museo del cioccolato e dove assaggiare specialità uniche, come il “Festivo”, una meringata al cacao farcita con crema chantilly al cioccolato e ricoperta da granella di cioccolato.