La Mole Antonelliana, monumento simbolo di Torino

Mole Antonelliana
Mole Antonelliana
Edificio-simbolo di Torino dal 1889, la Mole ad opera dell’architetto Alessandro Antonelli fu acquistata dal Comune che ne fece un monumento all’Unità nazionale.

All’epoca della costruzione, con i suoi 167,5 m di altezza, era l’edificio in muratura più alto d’Europa e dal 2000 ospita il Museo Nazionale del Cinema. Realizzata in stile eclettico, la Mole ha la base quadrata ed è sormontata da una grande cupola che culmina in una guglia. È possibile salire in ascensore, o a piedi lungo i 573 gradini, fino alla terrazza panoramica. Grazie a uno spettacolare allestimento, la Mole rappresenta anche un “museo verticale” unico al mondo, tutto dedicato alla storia del cinema. Si tratta senza dubbio di uno tra i musei di cinematografia più importanti al mondo: il Museo Nazionale del Cinema deve la sua unicità non solo alla ricchezza del patrimonio, ma anche alla sede unica e al particolarissimo allestimento che ne sfrutta la verticalità degli spazi, sviluppandosi a spirale verso l’alto e dando vita a una spettacolare presentazione delle straordinarie collezioni ospitate attraverso un percorso storico completamente interattivo.

Organizzato non per piani ma per livelli di altezza, il patrimonio del museo comprende, oltre a una vasta cineteca costituita da più di settemila titoli appartenenti a diverse cinematografie, le raccolte dedicate all’archeologia del cinema (livello +5 metri), l’Aula del Tempio (+10), cuore spettacolare del museo, con aree dedicate ai grandi generi della storia del cinema, dalla quale si accede alla Rampa che, come una pellicola cinematografica, si srotola a salire verso la cupola, con una visione mozzafiato del museo dall’alto. La Macchina del Cinema (+15) è dedicata all’industria del film, mentre al livello +18 si trova la Galleria dei Manifesti.

Al centro dell’edificio corre un ascensore panoramico con il quale si può raggiungere il Tempietto (+85 metri) e da lì ammirare la città e l’arco alpino che la circonda. Per chi vuole (e se la sente) è possibile un percorso a piedi dal piano terra al Tempietto alla scoperta dei luoghi nascosti nell’intercapedine della cupola.