La Valle dei Templi, il cuore greco della Sicilia

The Valley of the Temples
The Valley of the Temples
La Valle dei Templi, uno dei siti archeologici più estesi, rappresentativi e meglio conservati della civiltà greca classica in Italia domina con eleganza e maestosità il panorama circostante, tra gli altopiani siciliani e il mare blu.

Nell’immaginario comune italiano, oltre a splendide mete marittime, a una cucina sfiziosa e variegata e a paesaggi dalla bellezza unica, la Sicilia è spesso associata ai monumentali resti di templi ellenici della Valle dei Templi, nella provincia di Agrigento. Questo immenso sito archeologico datato tra il VI e il II secolo a.C, dichiarato nella sua totalità Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, ha incantato nel corso dei secoli letterati, filosofi e pittori del calibro di Goethe, Maupassant, Dumas, de Stael, Quasimodo e Pirandello.

La polis di Akragas, dall’omonimo fiume che bagna il territorio fu una delle principali città del mondo antico, centro urbano importante sia economicamente che politicamente. Custode di una storia millenaria e testimone dell’influenza della dominazione greca sul territorio siciliano, la Valle dei Templi si snoda tra le colline e il mare, costellata qua e là da mandorleti, uliveti, viti e macchia mediterranea da cui le sagome dei templi in lontananza si svelano con maestosa imponenza.

Una visita alla Valle dei Templi significa immergersi in una lunga passeggiata tra colonne, capitelli, ma anche maestosi templi che hanno vinto la battaglia contro il tempo, rimanendo in alcuni casi quasi intatti nei secoli. I suoi 1300 ettari di estensione custodiscono infatti undici templi dorici dedicati alle principali divinità elleniche, tra cui Hera Lacinia, Atena, Concordia, Eracle, Zeus Olimpio, Castore e Polluce, Demetra, Iside, Asclepio ed Efesto.

Gli amanti della fotografia, ma anche chi vuole ammirare uno degli esempi meglio conservati di tempio ellenico, non possono non fermarsi ad immortalare il Tempio della Concordia che, con i suoi 17 metri di altezza domina la scena circostante. L’inquadratura sarà ulteriormente valorizzata dalla statua dell’“Icaro caduto”, dell’artista polacco Igor Mitoraj, che offre un contrasto tra arte antica e moderna.

Ma la piana principale fa da scenario anche a tre santuari e a una grande concentrazione di necropoli più recenti, databili all’epoca paleocristiana, che si estendono fino alla foce del fiume, dove si trovavano il porto e l’Emporion della città antica. La Valle dei Templi ospita al suo interno anche il Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo” in cui sono custoditi oltre 5688 reperti ordinati secondo un criterio cronologico dalla preistoria fino alla fine dell’età greco-romana.