Palazzo Pitti, una reggia per tre dinastie

Palazzo Pitti (c) Shutterstock.com
Palazzo Pitti (c) Shutterstock.com
Simbolo di ricchezza e potere, Palazzo Pitti fu abitato dai Medici, poi dagli Asburgo-Lorena e, dopo l’Unità d’Italia, dai Savoia. Questo imponente palazzo rinascimentale si trova in Oltrarno, ai piedi della collina di Boboli, dove si posono ammirare anche i meravigliosi Giardini di Boboli, tra i più importanti esempi di giardino all’italiana al mondo.

L’architettura originale dell’edificio che sorge ai piedi della collina di Boboli risale al XV secolo e “Pitti” è il cognome del suo primo proprietario, il banchiere fiorentino Luca Pitti, grande rivale della famiglia Medici. Fu acquistato nel 1550 da Cosimo I de’ Medici ed Eleonora di Toledo per trasformarlo nella nuova residenza granducale della famiglia e presto divenne il simbolo del potere dei Medici sulla Toscana. Bartolomeo Ammannati, architetto favorito del Granduca, ampliò la facciata, realizzò l’imponente cortile (che fece da splendida scenografia per grandi eventi) e creò alle spalle del palazzo il magnifico giardino all’italiana di Boboli. Fu Giorgio Vasari, invece, a costruire nel 1565 il celebre Corridoio Vasariano che avrebbe collegato Palazzo Pitti con Palazzo Vecchio, passando per il Ponte Vecchio e gli Uffizi.

Attualmente Palazzo Pitti è sede di quattro diversi musei: il Tesoro dei Granduchi al pianterreno, la Galleria Palatina (dove si trovano alcune delle sale più belle dell’intero complesso) e gli Appartamenti Imperiali e Reali al piano nobile del Palazzo, la Galleria d’Arte Moderna e il Museo della Moda e del Costume al secondo piano.

I Giardini di Boboli e Palazzo Pitti si svilupparono insieme nel corso di tre secoli e sotto tre diverse dinastie: i Medici, gli Asburgo-Lorena e i Savoia. Furono i Medici a progettarne per primi l’allestimento, creando il modello del giardino all’italiana che sarebbe diventato un esempio per molte corti europee. Popolato da statue antiche e rinascimentali, ornato da grotte – tra cui la famosa Grotta del Buontalenti adiacente alla prima uscita del Corridoio Vasariano – e da grandi fontane, come quelle di Nettuno e dell’Oceano, è un vero e proprio museo a cielo aperto. L’area terrazzata comprende il padiglione Rococò, noto come Kaffeehaus, e la Limonaia. Al centro del Roseto si trova la Palazzina del Cavaliere, che ospita il Museo delle Porcellane.