Val di Noto, nel cuore del Barocco

The Cathedral of Noto
The Cathedral of Noto
Tra sontuosi palazzi, chiese decoratissime, architetture in pietra e dedali di viuzze, le città della Val di Noto incantano per le loro meraviglie barocche, racchiuse tra le colline e il mare.

Le otto città di Caltagirone, Militello Val di Catania, Catania, Modica, Noto, Palazzolo, Ragusa e Scicli, situate nel sud est della Sicilia, alcune delle quali riconosciute Patrimonio dell’Umanità UNESCO, compongono l’area geografica conosciuta come Val di Noto.

Oggi cuore pulsante del barocco in Italia, nonché più alta espressione del barocco siciliano, la Val di Noto ha una storia antichissima. A partire dalla dominazione normanna intorno al XII secolo, fino al 1812 infatti, la circoscrizione amministrativa denominata Vallo di Noto si occupò della giustizia e dell’erario dell’antico Regno di Sicilia. La storia dei suoi luoghi più visitati non è però altrettanto antica. Tutti i centri abitati della Val di Noto, infatti, furono rasi al suolo da un violento terremoto, che nel 1693 cancellò per sempre la memoria storica e architettonica delle città. Proprio alla ricostruzione delle città tra il XVII e il XVIII secolo si deve l’aspetto attuale, concepito in stile tardo barocco per dare vita a vere e proprie opere d’arte a cielo aperto.

Per quanto accomunate da palazzi dai volumi imponenti, da chiese con interni preziosi, in cui le volute tipiche del barocco si uniscono a ricche decorazioni, le città tardo barocche della Val di Noto si contraddistinguono per i differenti materiali utilizzati per la costruzione. Se i principali edifici di Catania sono dominati dal grigio scuro derivante dalla pietra lavica utilizzata, le chiese e i luoghi simboli di Noto assumono il color miele della pietra locale, a testimonianza del forte legame con il territorio circostante.

Se Ragusa, e in particolare il quartiere di Ibla, è nota per custodire oltre 50 meravigliosi esempi di architetture barocche, tra chiese come il Duomo di San Giorgio, palazzi e luoghi simbolo della città, come Santa Maria delle Scale o il Giardino Iblo, la città di Caltagirone è famosa invece per le sue ceramiche variopinte, fiore all’occhiello dell’artigianato locale. Si trovano in molte botteghe artigiane locali, disseminate qua e là tra cattedrali e alte torri, e perfino come elementi decorativi della famosa scalinata di Santa Maria del Monte.

A poca distanza, la cittadina di Modica – famosa anche per il suo prelibato cioccolato frutto di una particolare lavorazione a freddo – è un centro urbano di rara bellezza. Qui, due centri della città coesistono: il più antico è arroccato sulla sommità di una collina, mentre il più recente, successivo al terremoto, è stato costruito a valle. Non mi minor bellezza è la monumentale città barocca di Scicli, simile ad un presepe all’aria aperta e costruita interamente con la candida pietra locale. Tra resti di antichi castelli, grotte, chiese rupestri e meravigliose cattedrali, il centro di Scicli sorprende per la sinuosa alternanza di volumi tardo barocchi tutti da scoprire.